Piastrelle (caratteristiche e tipologie)

Le piastrelle hanno una storia antichissima iniziata millenni fa in Medio Oriente. Oggi, grazie allo sviluppo produttivo e all’innovazione, hanno raggiunto livelli di personalizzazione e di adattabilità ai più diversi contesti impensabili fino a poche decine di anni fa. Sono a tutti gli effetti uno degli elementi più importanti di interior design rivestendo una quota considerevole delle superficie domestiche o commerciali. L’Italia è stata a lungo il principale produttore mondiale e i distretti italiani della ceramica sono tuttora i migliori al mondo per la qualità del prodotto.
Quali sono le caratteristiche principali di una piastrella?

  • dimensioni: il tradizionale formato quadrato delle piastrelle è oggi rivisitabile in diversi aspetti, primo dei quali la dimensione. Dai formati a mosaico di appena 1×1 centimetro alle lastre con larghezza superiore ai 3 metri ogni dimensione risponde a esigenze specifiche. Il micromosaico viene utilizzato per realizzazioni decorative, i grandi formati prevalentemente per ampi spazi commerciali e industriali.
  • spessore: tradizionalmente lo spessore delle piastrelle è di 1 centimetro ma, per soddisfare specifiche esigenze, si producono piastrelle con uno spessore compreso tra 3 millimetri e 3 centimetri. Il formato più sottile (detto grès laminato) è indicato per chi vuole ricoprire un pavimento già esistente limitando al minimo l’elevazione dello stesso. Viceversa, i formati più spessi sono indicati per una posa “galleggiante” o direttamente su ghiaia o su piedini, contesti in cui è necessario uno spessore maggiore per garantire un’elevata resistenza meccanica.
  • forma: il quadrato rappresenta sicuramente la soluzione più semplice ed economica ma si sono sviluppate forme nuove che è bene tenere in considerazione. La forma rettangolare, la forma esagonale e altre forme più irregolari (come la provenzale, il cassettone con il quadrato e la losanga o la piastrella rotonda) offrono un’ampia varietà di scelta. Gli schemi di posa consentono poi di abbinare fra loro in modo diverso questi elementi espandendo ulteriormente le combinazioni possibili per riprodurre lo stile desiderato dal cliente.
  • tipologie: i vari processi produttivi bilanciano fra loro la resistenza meccanica e la brillantezza decorativa della piastrella. Il modello più performante dal punto di vista decorativo è quello della bicottura che restituisce colori brillanti. Le altre tecniche, monocottura, grès porcellanato e grès porcellanato smaltato nell’ordine aumentano la resistenza meccanica del pezzo ma rendono più tenui i colori e la potenzialità decorativa della piastrella.
  • prezzi: il prezzo è influenzato da molti fattori. Oltre a quelli già elencati (dimensioni, spessore, forma e tipologia) incidono sicuramente anche aspetti più creativi come il numero di grafiche del prodotto e il designer che ha curato la realizzazione della collezione
  • destinazione d’uso: è un aspetto che spesso nel momento della scelta viene considerato meno, nonostante sia indispensabile per garantire una durata adeguata alla piastrellatura. Il calpestio e la tipologia di utilizzo del pavimento incide sul grado di usura delle piastrelle e determina quelle che sono più o meno adatte ad ogni singola destinazione d’uso.
Piastrelle (piastrelle problemi e soluzioni)

Una scelta attenta delle piastrelle da posare sul nostro pavimento può risparmiarci tempo, denaro e arrabbiature. Sia in fase di posa che nell’utilizzo quotidiano possono insorgere diversi problemi che danneggiano il nostro pavimento. Ne facciamo un breve elenco con le soluzioni possibili e le precauzioni di cui tener conto:

  • piastrelle realizzate con materiali inquinanti, piastrelle del tutto differenti da quelle ordinate, tonalità di colore che non rendono come da aspettativa del cliente: sono solo alcuni dei casi registrati dalle cronache e che pregiudicano la riuscita del nostro intervento di ristrutturazione domestica. Come prevenirle? Affidandosi in fase di acquisto a prodotti certificati sia per origine che per qualità dei materiali e verificando con un consulente le caratteristiche della piastrella stessa. In negozio, infatti, le caratteristiche della luce (fredda o calda), la posizione in cui sono esposte le piastrelle (verticale e non orizzontale) e altri fattori possono trarci in errore mentre una valutazione attenta con un professionista ci consente di acquistare la piastrella di qualità perfetta per l’ambiente in cui va inserita;
  • la fase di posa è delicata e se non viene realizzata da professionisti esperti può comportare errori ed orrori di difficile riparazione. In questa fase è necessario valutare per prima cosa la conformità delle piastrelle per verificare la loro planarità. Talvolta capita infatti che alcune piastrelle presentino in tutto o in parte dei difetti di costruzione che non le rende perfettamente planari. Esistono delle soglie di tolleranza che i prodotti con certificazione sono tenuti a rispettare a tutela dell’utente. Va poi valutata anche la planarità complessiva dell’intera piastrellatura che non deve presentare elementi concavi o convessi per errori di posa o per irregolarità della superficie.
  • le fughe sono l’elemento che più spesso può presentare dei problemi sia in frase di realizzazione che nel medio e lungo periodo. Se alcuni aspetti non sono evitabili, come una differenza di quota fra la superficie della piastrella e quella della fuga, altre come le chiazze e le irregolarità si possono tranquillamente evitare affidandosi a professionisti di qualità in fase di posa. Sotto l’aspetto della durata il problema più frequente sono le rotture dello stucco. In tal caso è indispensabile individuare le cause che possono essere micromovimenti del pavimento o, peggio, un progressivo distaccamento delle piastrelle dal massetto dovuto a dimensioni errate dei giunti di frazionamento.
  • il pavimento è la superficie più vissuta di un’abitazione e ciò può comportare dei rischi di durata. La comparsa di crepe o cavilli, più o meno visibili, o un semplice incidente domestico possono compromettere l’integrità del pavimento e costringerci a sostituire le piastrelle lesionate. Per ovviare a questi problemi imprevedibili è necessario mantenere una scorta di piastrelle della stessa tonalità di quelle posate. Sarà così possibile intervenire sul problema senza compromettere l’omogeneità estetica del pavimento. 
Pavimenti resilienti

I pavimenti resilienti si definiscono come tali per la capacità di resistere meglio alle sollecitazioni naturali del pavimento causate dalle variazioni di temperatura e dall’interazione con fattori esterni come l’umidità. Sono composti da mix diversi di materiali (pvc, fibre di legno, materiali plastico-minerali) per rispondere alle problematiche funzionali dei più tradizionali pavimenti in legno o in materiale ceramico. Grazie alla loro struttura sono ignifughi, impermeabili e quindi molto adatti per essere utilizzati sia in luoghi con frequente traffico (ristoranti, centri commerciali) sia su grandi superfici perché non richiedono l’installazione di giunti di dilatazione. Il pavimento resiliente si dimostra efficace anche nel rivestire zone particolarmente ostiche della casa come le cucine e i bagni o in ambienti business le celle frigorifere e le cucine dei ristoranti. La resistenza al graffio è garantita dalla stesura di una pellicola trasparente in pvc che preserva l’integrità estetica e funzionale del pavimento.

Pavimenti in legno

Il pavimento in legno è la scelta più tradizionale perché è da sempre una delle soluzioni più diffuse. L’invenzione dei prefiniti ha sicuramente eroso una parte di mercato ai pavimenti in legno che mantengono tuttora alcune caratteristiche difficilmente replicabili da altre soluzioni. In particolare, i singoli listelli di un pavimento in legno massello vengono ricavati da un unico blocco di legno e hanno la possibilità di essere levigati infinite volte garantendo una nuova giovinezza all’ambiente in cui sono posati. Nella scelta del legno usato per la realizzazione dei listelli è necessario porre molta attenzione. Legni caratterizzati da un’eccessiva morbidezza, come l’abete, possono reagire male sia all’umidità che all’usura da calpestio e sono indicati per l’utilizzo solo in ambienti poco frequentati come le camere da letto. Legni molto resistenti come il rovere o le essenze più dure come il teak o l’iroko riescono a offrire buone prestazioni di resistenza anche in condizioni più difficili. Determinante in questo caso è il processo di essicazione del legno che deve essere condotto in maniera perfetta per evitare un naturale movimento del legno in fase di posa. Il pavimento in legno rappresenta una scelta di alto livello con risultati estetici e di comfort in grado di compensare i costi più alti dovuti a un processo di posa più lungo.

Pavimenti prefiniti (parquet, vinilici, laminati)

Il pavimento prefinito è stato ideato per riprodurre i canoni estetici del pavimento in legno massello eliminando i rischi e gli svantaggi che il legno, soprattutto in particolari condizioni di umidità e calore, può creare. Il legno infatti è materia viva e, se non viene trattata in maniera perfetta, ha delle caratteristiche naturali che possono risentire dell’umidità di alcuni ambienti domestici (bagni e cucine). I pannelli prefiniti per pavimento, nelle loro varie tipologie, mantengono un aspetto estetico simile al legno ma utilizzano materiali e tecniche diverse per garantire una maggiore resistenza all’usura ed evitare lo spostamento dei listoni con la creazione di irregolarità nel pavimento. A differenza della posa dei pavimenti in legno il prefinito non deve essere levigato e rifinito in cantiere e ciò consente un notevole risparmio di tempo e, conseguentemente, di soldi. Il rischio nell’utilizzo di questo materiale per realizzare la pavimentazione si annida nella scelta dei materiali e nella capacità di adattare a ogni singolo ambiente la tipologia di prefinito adatta. Se una levigatura che riporti il nostro pavimento alle caratteristiche iniziali è sempre possibile sui pavimenti in legno, nel caso del prefinito questa operazione può essere ripetuta due/tre volte considerando che lo strato superficiale in legno pregiato è spesso mediamente 4 mm. Bisogna dunque porre particolare attenzione nella scelta di materiali e resine più resistenti soprattutto nei locali a maggior frequentazione e con un rischio di usura più elevato.

Pavimenti in laminato

La scelta di un pavimento in laminato ci consente di realizzare un pavimento con un costo iniziale inferiore a molti altri materiali e con una facilità di posa che ha pochi eguali. Tutto oro quel che luccica? Ovviamente no, esistono degli svantaggi che bisogna conoscere per correre meno rischi possibile nel tempo di utilizzo di questo materiale. I principali problemi che si possono verificare sono l’usura e la fessurazione derivati dalla scelta di un materiale di bassa qualità o dalla sua posa in un ambiente poco adatto a questa soluzione economica e veloce.
Come superare questi problemi? Il laminato di qualità viene obbligatoriamente classificato sulla base delle sue caratteristiche di scivolosità e di resistenza all’abrasione. Si tratta di due scale differenti, AC (Abrasion class) e R (scivolamento), che forniscono una preziosa indicazione su quale laminato possiamo utilizzare per pavimentare i nostri ambienti domestici o lavorativi. In fase di progettazione sarà dunque possibile farsi guidare da queste classificazioni nella scelta del materiale più adatto a sopportare le specifiche condizioni di utilizzo.

Pavimento in resina

Il pavimento in resina ha un indubbio vantaggio estetico: la stesura uniforme e l’assenza di fughe lo rendono la soluzione ideale per chi ama un pavimento lineare e senza interruzioni. Per ottenere questo risultato e farlo durare nel tempo è richiesto però un supplemento di attenzione per evitare di incappare negli inconvenienti che questo materiale rivela nel tempo. La fessurazione del pavimento e l’usura rappresentano dei pericoli reali che si possono risolvere con un’attenta scelta dei materiali, un’installazione ad opera d’arte e un uso consapevole soprattutto in presenza di riscaldamento a pavimento. In questo caso, infatti, la variazione di temperatura generata dall’impianto radiante può sollecitare la pavimentazione provocando fessurazioni, più facili da evitare con l’utilizzo del riscaldamento a temperature costanti e senza sforzi di esercizio. è opportuno fare anche una valutazione sui locali in cui installare un pavimento in resina: zone ad alto calpestio o adibite a frequente utilizzo di acqua come bar, ristoranti o cucine rischiano di subire un’usura non omogenea che rovina l’estetica del pavimento. Viceversa altri ambienti domestici possono garantire una durata più longeva del pavimento in resina valorizzando le sue virtù decorative.

Pavimenti per esterni

La pavimentazione degli spazi esterni è un’esigenza diffusa per chi possiede una casa con giardino o un terrazzo. Anche in questo settore negli ultimi anni si sono ampliate di molto le possibilità di scelta con nuovi materiali e nuove soluzioni decorative. Al tradizionale legno si è affiancato il WPC (wood plastic composite), un composto di legno e plastica la cui diffusione cresce rapidamente. Per le pavimentazioni in piastrelle, alla graniglia si è aggiunto il gres che, realizzato con specifica attenzione all’uso per esterno, ci garantisce una scelta di arredo più vasta e originale. Ulteriore vantaggio del gres è la durata del materiale che non teme competizioni andando così a compensare anche la differenza di costo che si può riscontrare al momento dell’acquisto. Nella fase di progettazione bisogna verificare con scrupolo i trattamenti a cui vengono sottoposti i materiali che andremo ad impiegare. Le piastrelle per esterno devono infatti sopportare variazioni di temperatura, ghiaccio, neve, l’utilizzo del sale per sciogliere il ghiaccio e altre condizioni “estreme” rispetto alle “cugine” piastrelle da interno.

Piatto doccia

Per individuare il piatto doccia più elegante e funzionale è necessario valutare tre variabili: il materiale, il suo posizionamento rispetto al pavimento e le dimensioni del bagno in cui è inserito. Il primo aspetto da valutare è senza dubbio l’ingombro che possiamo sfruttare per realizzare uno spazio doccia confortevole e adeguato alle nostre esigenze. Valutare la disposizione dei serramenti, lo spazio necessario per installare un box doccia e garantirsi un accesso agevole all’area doccia sono aspetti che non si possono trascurare. I materiali più diffusi per realizzare un piatto doccia sono la ceramica, l’acrilico, la resina e il gres. I materiali più innovativi (resina e gres) consentono di personalizzare facilmente le dimensioni del piatto ma rendono possibili anche soluzioni decorative come la scelta fra una gamma di colori fino a creare un pavimento uniforme e senza interruzioni. Ultimo aspetto è il posizionamento del piatto rispetto al pavimento. Tradizionalmente il piatto viene appoggiato sul pavimento creando uno scalino che, oltre a essere poco funzionale, interrompe la continuità del pavimento. Per ovviare a questo problema si è diffusa la tecnica di inserire il piatto a filo nel pavimento ottenendo un piacevole effetto estetico e garantendo l’efficienza idraulica con un accurato studio delle pendenze necessarie.

Pietra

Rivestire una parete, interna o esterna, con pietra naturale o ricostruita è una delle tendenze più innovative sul mercato dell’arredo. Esistono diverse tipologie di pietra che riescono a soddisfare gusti e aspettative diverse:

  • pietra a spacco: crea texture originali e dall’aspetto naturale grazie al taglio grezzo dei blocchi di pietra in forme diverse e complementari fra loro;
  • mattone: all’irregolarità delle forme a spacco si contrappone l’uniformità del mattone che crea linee rette e una texture ricorrente. Differenti scelte cromatiche contraddistinguono un approccio più classico (rosso mattone) o più moderno a questa tecnica (mattonelle bianche);
  • effetto a sassi: è la tipologia più classica che affoga nella malta o nel calcestruzzo pietre dal taglio irregolare riproducendo un effetto naturale. L’utilizzo di pietre con profilo più arrotondato e privo di spigoli può richiamare i sassi di fiume.
  • effetto legno: con i pannelli di pietra ricostruita si può ricreare l’aspetto dei listoni di legno, soluzione ideale per rivestire i caminetti. L’aspetto usurato del legno si abbina facilmente con strutture rustiche e ricercate;
  • effetto misto: le precedenti soluzioni possono essere anche combinate fra loro sia per differenziare i locali sia per sottolineare dettagli d’arredo all’interno dello stesso locale.
Pietra ricostruita

Una delle innovazioni stilistiche più ricercate è l’utilizzo della pietra come elemento decorativo per le pareti. La tecnica più diffusa è l’utilizzo di pannelli di pietra ricostruita realizzati con diverse qualità di argilla. Questa tecnica consente di mantenere un elevato livello estetico riducendo i costi rispetto all’utilizzo della pietra naturale. Fra le tecniche che utilizzano la pietra è quella a minor impatto ambientale perché, per comporre i pannelli, vengono recuperati gli scarti di estrazione delle cave.
L’effetto scenico trasforma l’ambiente bagno da un luogo freddo con composizioni classiche e squadrate in un angolo accogliente di relax e benessere.
La pietra ricostruita viene impiegata anche per rivestire le pareti esterne, conferire movimento e originalità all’abitazione e migliorare l’integrazione della stessa nell’ambiente circostante.

Pezzi speciali

Battiscopa, gradini, ecc.

Parquet

Installare in bagno un pavimento in parquet può apparire come una scelta azzardata perché siamo portati a pensare che il legno non sia adatto ad ambienti umidi. La scelta del giusto materiale e una progettazione accurata dello spazio permettono di superare questi problemi e ci consentono di utilizzare anche negli ambienti bagno questo materiale naturale e accogliente. I vantaggi del legno sono molteplici:

  • piacevolezza al contatto: a differenza di soluzioni in gres il legno è un materiale più caldo e accogliente e può essere vissuto anche a piedi scalzi in ogni condizione climatica;
  • assenza di fughe: rispetto alle piastrelle la prima differenza che salta all’occhio è l’assenza di fughe. Viene così meno il rischio di usura delle fughe e l’estetica del pavimento è preservata nel tempo.
  • personalizzazione e pregio: la composizione di un pavimento in legno offre ampi spazi di personalizzazione. Può contribuire ad aumentare il valore della casa in occasione di una vendita perché generalmente si tratta di una soluzione molto amata dal mercato immobiliare.
Piscine
Porte d'interni

Le porte d’interni sono un elemento pensato per separare gli ambienti che consente infinite possibilità estetiche. Il design, la forma, il materiale, il colore della porta nell’ambiente interno può diventare espressione della personalità della casa e di chi la abita. Un progetto curato fin nei minimi dettagli consente un design degli ambienti in cui estetica, benessere, funzionalità e praticità sono in armonia. È possibile scegliere tra molteplici soluzioni:
Porte in stile classico: con uno stile senza tempo, caratterizzato da linee semplici ed eleganti.
Porte in stile moderno: una separazione minimal, con finiture progettate in modo non convenzionale, grazie all’utilizzo di materiali tecnologici, possono rappresentare un elemento distintivo all’interno di ogni ambiente.
Boiserie: elemento d’arredo che arricchisce ogni stanza, scegliere le boiserie e i lambris contribuisce a creare ambienti unici.

Le porte possono essere a scomparsa, ad apertura battente, scorrevoli o con aperture speciali, in base alle vostre esigenze estetiche e funzionali potremo individuare assieme il prodotto che più si adatta al vostro ambiente.

Posa in opera

Cosa si intende per posa in opera? La fase di installazione è quella che trasforma il progetto in realtà. Questo momento rappresenta l’80% della riuscita di una prestazione, è un aspetto fondamentale di un servizio a 360°. Scegliere piastrelle, rivestimenti, sanitari, box doccia o vasca di qualità è importantissimo, ma non è tutto. La delicatezza, professionalità, esperienza ed efficienza con cui la stanza da bagno viene assemblata fa la differenza. La posa in opera implica un’estrema attenzione alle modalità di applicazione, ai materiali utilizzati, per poter garantire sicurezza, durabilità e mantenimento delle prestazioni. Uno degli aspetti fondamentali della posa in opera è anche l’assistenza post-applicazione, che da sempre caratterizza il nostro servizio.